Autore: Jack Thorne
Titolo: The Cursed Child
Titolo in Italia : Harry Potter e la Maledizione dell’erede
Genere: Sceneggiatura teatrale
Casa Editrice: Salani
Pubblicato: Settembre 2016
TRAMA
Siamo alla stazione di King’s Cross, Londra, e stiamo per attraversare il muro tra il binario 9 e 10, insieme alla famiglia Potter. Harry Potter, ormai marito e padre, accompagna insieme alla moglie, Ginny Wesleay, i figli al Binario 9¾ : James Sirius Potter, il primogenito, e Albus Severus Potter, il secondo, sulle sue spalle Lily Luna Potter, che non vede già l’ora di essere lei la prossima a salire sull’ Espresso che li porterà alla migliore scuola di Magia e Stregoneria: Hogwarts. Questo è il primo anno per Albus, che ha una sola paura: « E se il Cappello Parlante mi smista in Serpeverde? ». Il padre cerca di rassicurarlo che non ci sarebbe nessun problema se questo accadrebbe, ricordandogli che porta il nome di uno dei migliori professori e poi presidi di Hogwarts: Severus Piton.
Il ragazzo è titubante, ma cerca di non farlo vedere al padre, ed insieme alla cugina, Rose, figlia dello zio Ron Weasley e della zia Hermione Granger, si presta a salire sul treno che l’avrebbe portato ad una scomoda realtà, all’etichetta che porta e porterà: lui è il figlio del bambino-che-è-sopravvissuto, lui è figlio di Harry Potter.
E’ con questa realtà scomoda, che farà amicizia sul treno con Scorpius Hyperion Malfoy, che presto diventerà il suo migliore amico.
Entrambi saranno smistati in Serpeverde, entrambi dovranno affrontare numerose sfide, tra le quali uscire dagli schemi, farsi valere in quanto Albus Potter e Scorpius Malfoy, e non figli dei loro padri. Perché i valori dell’amicizia e dell’amore sono sempre più forti di ogni tipo di magia.
Commento ( Ho cercato di non fare Spoiler)
Devo ammettere che questo libro non volevo proprio leggerlo, quando ho saputo della sua uscita mi sono totalmente rifiutata di considerarlo « l’ottavo libro della saga », per me Harry Potter sarebbe finito con la famosa frase de “I Doni della Morte” « La cicatrice non gli faceva male da diciannove anni. Andava tutto bene…». Ma sappiamo tutti come va quando si è immersi nei social: tutte le pagine Facebook di Harry Potter e vari gruppi che parlavano di quanto fosse piaciuto o quanto non fosse piaciuto, e ciò mi aveva destato un po’ di curiosità. Poi, come ho già detto nello scorso articolo, il mio ragazzo me l’ha fatto trovare come sorpresa per Natale, e mi ha totalmente convinta a leggerlo, dicendomi però di non vederlo come un’ ottava storia, ma come una Fanfiction!
Ed è così che mi sono, di nuovo, totalmente, immersa nel mondo magico che avevo lasciato anni fa.
Sebbene nella prima scena del primo atto ci troviamo a King’s Cross per il primo anno ad Hogwarts di Albus, la storia è incentrata nel suo Quarto anno, “ durante” il Torneo della Coppa Tremaghi , che non si faceva da ventidue lunghi anni.
Infatti nelle primissime scene vediamo come i personaggi e le scene cambiano, ed è tutto un flusso frenetico, un caos magico.
La differenza sostanziale che c’è dai libri è che questa, essendo una sceneggiatura, è priva di narrazioni o descrizioni, e sei tu, lettore, che devi avere una fervida inventiva, immaginando i personaggi, i luoghi, i cambiamenti di scena, lo scorrere del tempo.
Tempo. È proprio intorno al tempo che l’intera vicenda si attua.
Ma partiamo dall’inizio, i nostri amati personaggi cosa sono diventati dopo la battaglia contro Voldemort?!
Vediamo Hermione Granger nelle vesti del Ministro della Magia, Harry Potter impiegato al Ministero, Ron Weasley che lavora al negozio I Tiri Vispi Weasley e Ginny, una reporter del Quidditch per la Gazzetta del Profeta; ruoli dei quali sono rimasta un po’ interdetta.
Sappiamo tutti che la Rowling non fa le cose a metà, e che al fine della saga aveva già in mente cosa i nostri personaggi avrebbero fatto: Harry sarebbe diventato un Auror, Ginny sarebbe entrata nella squadra femminile di Quidditch “ Holyaed Harpies”, Hermione avrebbe lavorato all’ufficio regolazione controllo delle creature magiche e successivamente all’ufficio applicazione della legge sulla magia e Ron sarebbe stato impiegato al Ministero- personaggio che Jack Thorne mi ha completamente rovinato: hanno creato un Ron impacciato, giocherellone, al quale piace sempre e solo mangiare e divertirsi!
A parte questa incongruenza, che mi ha leggermente colpita, dato che la Rowling ha detto che la storia rappresentata è Canon, quindi dobbiamo prenderla per vera, il resto della storia mi ha entusiasmata! Se fosse stato un romanzo, e l’avesse scritto lei, sarebbe stato un capolavoro!
Dopo la battaglia contro Voldemort tutte le GiraTempo vennero distrutte, eppure il Ministero sequestra una GiraTempo illegale a Theodore Nott.
Il Ministro Hermione decide di conservarla, nascosta tramite un incantesimo nella libreria del suo ufficio; sarebbe dovuto rimanere segreto, ma Amos Diggory, insieme alla nipote Delphi, fa irruzione a casa Potter, implorando Harry di tornare indietro a salvare suo figlio, Cedric.
Harry cerca di depistare il vecchio, ma qualcun altro ha origliato la loro conversazione, Albus.
Era la Vigilia di Halloween, e come ogni volta Harry cercava disperatamente un ricordo nella copertina con la quale era stato avvolto quella notte a Godric’s Hollow, l’unico ricordo che gli rimaneva dei suoi genitori.
Il rapporto con Albus non migliorava, e l’unica soluzione per cercare di riallacciare i rapporti con il figlio era quella di regalargli quella coperta. Albus è furioso con suo padre, e lancia la coperta che va dritta sulla pozione d’amore che lo zio Ron gli aveva regalato, che di conseguenza scivola sulla coperta. ( Un dettaglio molto importante)
Il giorno dopo sul tetto dell’Espresso per Hogwarts, Albus dice a Scorpius il suo piano: torneranno indietro nel tempo a salvare Cedric.
Albus non vuole essere ricordato come «il figlio di Harry», non vorrebbe esserlo, ma lo è.
Scorpius non vuole che girano voci sul suo conto, voci che affermano che lui sia il figlio di Voldemort.
I due riescono a sfuggire dalla Strega del carrello delle caramelle per andare alla Casa di Riposo Oswald per streghe e maghi anziani, dove dicono ad Amos il loro piano.
Il vecchio all’inizio è scontroso, non vuole avere guai con dei ragazzini, ma Delphi lo convince, così lei stessa con Albus e Scorpius va alla volta del Ministero della Magia, e tramite pozione polisucco – si tramutano rispettivamente in Hermione, Ron e Harry – riescono, sebbene qualche difficoltà, a prendere la GiraTempo.
La storia è ben più che complessa, ci sarà una nuova profezia, ci sarà un nuovo nemico, si riscoprirà il valore dell’amicizia e quello dell’amore, rincontreremo qualche personaggio di vecchia data ( e qui scenderanno le lacrime, ve lo assicuro!), viaggeremo nel tempo, modificheremo il futuro, salveremo ancora una volta il Mondo Magico dal terribile Mago Oscuro.
Albus– E avrei dovuto dirtela molto tempo fa. A essere sincero, sei la persona migliore che conosco. E non hai, non puoi avere una cattiva influenza su di me. Al contrario mi rendi più forte. E quando papà ci ha costretto a stare lontani, senza di te…
Scorpius– Neanche a me è piaciuta tanto la vita senza di te
VOTO
4/5
Spero che la mia recensione vi sia piaciuta. Voi l’avete già letto? Avete qualche titubanza?
Leggetelo: ne vale la pena!
xxx
Deb
Bellissima recensione, mi hai incuriosita, lo leggerò 🙂
Baci xx
Bellissima recensione. Bravissima!